Il visto d'ingresso nei paesi arabi
È uno dei più difficili da ottenere, escludendo paesi come gli Emirati Arabi e l'Oman dove si entra senza neanche riempire un modulo, ma mostrando semplicemente il passaporto. Negli altri paesi, tipo l'Arabia Saudita, la Libia, ecc., è teoricamente impossibile ottenere il visto: primo perché veniamo considerati infedeli e secondo perché si tratta di paesi ricchi che non hanno bisogno di entrate per il turismo.
Nonostante ciò, in tutta la mia carriera legata all'Astrologia Attiva, sono riuscito a far entrare centinaia di persone in questi territori.
In effetti le leggi locali non affermano che sia impossibile ottenere un visto d'ingresso, ma prevedono che lo stesso possa essere rilasciato solo se il turista viene invitato a visitare quel paese da uno sponsor locale. Apparentemente la cosa potrebbe essere insuperabile e, invece, la soluzione del problema è l'uovo di colombo. Telefonate a uno Sheraton o a un altro albergo importante della città che vi interessa e dite che vi hanno raccontato cose meravigliose di quella città. Poi chiedete loro: "Sareste disposti a invitarmi a visitare la vostra città?". E gli albergatori, che ne hanno tutto l'interesse, vi diranno che lo sono senz'altro e provvederanno loro stessi a farvi ottenere il visto.
Un secondo modo consiste in ciò. Mettiamo che voi dobbiate trascorrere il compleanno nella notte tra il 15 e il 16 gennaio a Jeddah. Giungete lì nella serata del 15 e restate in aeroporto aspettando una coincidenza, del mattino dopo, per Delhi, per esempio. In questo caso si tratta di un transito e non avete bisogno del visto. Trascorrerete la notte in aeroporto oppure in un hotel vicino all'aeroporto, scortati da guardie armate, ma avrete ottenuto ciò che volevate.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it
Nonostante ciò, in tutta la mia carriera legata all'Astrologia Attiva, sono riuscito a far entrare centinaia di persone in questi territori.
In effetti le leggi locali non affermano che sia impossibile ottenere un visto d'ingresso, ma prevedono che lo stesso possa essere rilasciato solo se il turista viene invitato a visitare quel paese da uno sponsor locale. Apparentemente la cosa potrebbe essere insuperabile e, invece, la soluzione del problema è l'uovo di colombo. Telefonate a uno Sheraton o a un altro albergo importante della città che vi interessa e dite che vi hanno raccontato cose meravigliose di quella città. Poi chiedete loro: "Sareste disposti a invitarmi a visitare la vostra città?". E gli albergatori, che ne hanno tutto l'interesse, vi diranno che lo sono senz'altro e provvederanno loro stessi a farvi ottenere il visto.
Un secondo modo consiste in ciò. Mettiamo che voi dobbiate trascorrere il compleanno nella notte tra il 15 e il 16 gennaio a Jeddah. Giungete lì nella serata del 15 e restate in aeroporto aspettando una coincidenza, del mattino dopo, per Delhi, per esempio. In questo caso si tratta di un transito e non avete bisogno del visto. Trascorrerete la notte in aeroporto oppure in un hotel vicino all'aeroporto, scortati da guardie armate, ma avrete ottenuto ciò che volevate.
Ciro Discepolo
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5 Commenti:
DOVE SIAMO NEL MONDO
Servizio di assistenza del nostro Ministero degli Esteri indirizzato ai cittadini italiani che si recano all'estero.
Qui sotto le finalità dello stesso, come viene segnalato nel relativo sito internet:
"Dove siamo nel mondo" è un servizio del Ministero degli Affari Esteri che consente agli italiani che si recano temporaneamente all'estero di segnalare - su base volontaria - i dati personali, al fine di permettere all'Unità di Crisi, nell'eventualità che si verifichino situazioni di grave emergenza, di pianificare con maggiore rapidità e precisione interventi di soccorso. In tali circostanze di particolare gravità è evidente l'importanza di essere rintracciati con la massima consentita tempestività e - se necessario - soccorsi.
E' possibile effettuare le segnalazioni in una banca dati (custodita ai sensi della vigente normativa sulla protezione dei dati personali) a partire da 30 giorni prima del viaggio. I dati sono automaticamente cancellati 2 giorni dopo la data di fine viaggio indicata.
I dati verranno utilizzati solo in casi di comprovate e particolarmente gravi emergenze come le grandi calamità naturali, gli attentati terroristici, le evacuazioni, etc.
I dati relativi al viaggio che si intende effettuare all'estero verranno utilizzati esclusivamente a fini istituzionali, per consentire cioè di essere rintracciati in casi di emergenze di particolare entità e gravità. La segnalazione del viaggio da parte di un connazionale non comporta per il Ministero Affari Esteri obblighi aggiuntivi rispetto a quanto previsto dalla vigente normativa in materia di assistenza ai connazionali all'estero e non implica un trattamento diverso rispetto a quanti non si sono registrati. La segnalazione inoltre non comporta alcun obbligo aggiuntivo per il connazionale che la effettua.
Il servizio è riservato ai cittadini italiani. La segnalazione non è considerata una prova del possesso della cittadinanza italiana.
Per gli italiani che risiedono all'estero, la segnalazione è consigliabile qualora si rechino in un Paese estero diverso da quello di residenza anagrafica.
Per usufruire del servizio è sufficiente entrare nel link: http://www.dovesiamonelmondo.it/
e cliccare su "Segnala un viaggio".
Luigi
VIAGGIARE SICURI
http://www.viaggiaresicuri.it/
Sito istituzionale con le notizie più importanti su tutti gli Stati del mondo.
Assolutamente da consultare se ci si reca in un paese a rischio.
Luigi
Vi esorto, nuovamente, a viaggiare sempre e solo con un unico bagaglio a mano altrimenti il rischio di perdere una coincidenza, per ritirare una valigia, è altissimo, considerando anche le nuove severissime norme di controllo antiterrorismo in atto in ogni aeroporto del mondo.
Ho letto da qualche parte, forse su una guida Lonely Planet, che se si hanno visti d'ingresso, per certi paesi, considerati "canaglia", non viene concesso il visto e l'ingresso negli Stati Uniti.
gianni
Quasi certamente quello che dice Gianni è vero, ma non vale per noi italiani che non abbiamo bisogno del visto per entrare negli Stati Uniti e nel Canada.
Piuttosto fate attenzione a un'altra cosa: se vi recate in Israele, chiedete di non timbrarvi il passaporto, altrimenti non potrete più entrare nella maggior parte dei paesi arabi.
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