mercoledì 28 novembre 2007

Nuova assoluzione per Roberto Busceti

Roberto Busceti ci fa sapere:"Il 27 novembre 2007 sono stato assolto dal tribunale di Milano, dopo altre assoluzioni giunte i precedenza a Monza e Lecco.Finisce così, spero, un inferno durato 2 anni e mezzo per false denunce (calunnie), con parziale distruzione dell'attività della Blue Diamond Publisher e della Libera facoltà di scienze antiche di Milano. Quest'ultima mantiene un nucleo ancora vivo che presto riattiverà il sito internet sequestrato a suo tempo".

Ne sono lieto, nonostante in passato il soggetto si produsse in una campagna diffamatoria, a mezzo lettere private a centinaia di persone, nei miei confronti: le cose sono assolutamente non in rapporto tra loro. Io posso non stimare Busceti sul piano umano, ma gioisco se, a seguito di una forte ingiustizia che lo colpì, egli è stato assolto. Credo che questo corrisponda a un elementare principio di civiltà e di democrazia che purtroppo molti non conoscono neanche per sentito dire.
L'acredine, pilotata quasi sempre da forti sentimenti di invidia, muove spesso le azioni più ignobili da parte di persone che fanno di tutto per apparire civili e democratiche nella vita di tutti i giorni.
Ma vogliamo davvero cancellare l'invidia e la cattiveria dalla faccia della Terra?
Secondo il mio parere possiamo, in tutta tranquillità, guardare al bello e al positivo che si riferiscono alla nostra meravigliosa disciplina e lasciare i poveri di spirito a declinare verso latitudini morali e professionali sempre più basse.
Dunque gioiamo assieme di questa vittoria della democrazia e cerchiamo di pensare in positivo.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it

9 Commenti:

Blogger sabri ha detto...

Concordo con quanto affermato da Ciro, perche' e' importante che la giustizia sia sempre "super partes".
Pero' devo fare una precisazione a quanto affermato dal Busceti.
Essendo io stata coinvolta direttamente nella causa di Monza ed indirettamente in quella di Lecco, posso affermare con assoluta certezza che in questi due ultimi casi non c'e' stata assoluzione ma o un ritiro della querela (non certo per mancanza di colpa) o un patteggiamento in termini di denaro. Per precisione, nel caso di Monza il Busceti, a seguito di ritiro della querela, e' stato obbligato a pagare le spese processuali con una cifra stabilita dal giudice; mentre nel caso di Lecco, e' stato deciso un patteggiamento della pena con un risarcimento in denaro da parte del Busceti alla parte offesa (questione che so essersi conclusa in questi termini proprio recentemente).
So qualcosa del processo di Milano, in maniera indiretta, ma conosco alcune persone dell parte offesa quindi credo che in questo caso "giustizia sia stata fatta".
Sabrina

28 novembre 2007 11.06  
Blogger Ciro Discepolo ha detto...

Grazie anche a Sabrina per il suo contributo alla chiarezza di questa notizia. Credo che la maggior parte di coloro i quali frequentano la piazza nella quale ci troviamo siano ispirati da quella magnifica massima della Bibbia che dice: "La verità vi renderà liberi".

28 novembre 2007 13.06  
Blogger antonia57 ha detto...

Invece io non sono affatto d'accordo, sia perché conosco la verità, sia perché scrivo sul forum della RAI che ha dedicato da più di 2 anni e mezzo a Roberto Busceti la discussione "una nostra vecchia conoscenza" che tutti potete verificare al seguente indirizzo:
http://www.forum.rai.it/index.php?s=9573ec8535de91c7665b058c19a25036&showtopic=47427&f=30
Innanzitutto, Sabrina non dice (il che è comprensibile) che lei è proprio quella che aveva denunciato Busceti nel processo di Monza, che aveva avuto cariche importanti nella Libera facoltà di scienze antiche di Milano, che se ne era andata, non una, ma molte volte ed era ritornata senza alcuna conseguenza, che le telefonate di Busceti corrispondevano ad un accordo prima stipulato con Sabrina, che Sabrina ritirò la denuncia perché capì di avere sbagliato, che Busceti era pronto a fare il processo a Monza, a Lecco, così come a Milano, avendo le prove delle calunnie subite, e che l'oblazione per Legge viene ammessa solo quando il reato supposto non è grave, non in tutti i casi, ed è ASSOLUZIONE.
Si chiama assoluzione per oblazione, approvata dal P.M. e in quel processo accompagnata da ritiro della denuncia.
Altre cose non vere sono state dette, scusatemi se lo preciso come credo di aver diritto di fare, dato che varie persone ignare leggono questa discussione.
Non ci fu nessun patteggiamento, dato che uno chiede l'oblazione, ove possibile, per risolvere presto un processo superfluo, visto che c'era il principale a Milano, e Busceti non fu costretto a pagare nulla, dato che la scelta di seguire la via dell'oblazione fu sua, visto il ritiro della denuncia e non avendo mai inteso danneggiare nessuno.
A Lecco è stata la stessa cosa, e il giornale "la provincia di Lecco" che aveva pubblicato erroneamente la notizia di una condanna, ha dovuto ritrattare a pagina 16 del 29 novembre, per intervento dell'avvocato Richard Martini conosciuto mi sembra anche come assessore di Lecco.
A Milano il processo invece si è fatto per la gravità di altre accuse, e il risultato è stato uguale: assoluzione completa in vari tempi, in un caso perché il fatto non sussiste, in ultimo perché il fatto non costituisce reato.
Anche a Milano c'è stato chi, forse fonti della Procura, ha dato notizie distorte all'agenzia ANSA, seguita perciò da vari giornali a cui sono state inviate proteste. Mi risulta che altri giornali, come Il Corriere della Sera hanno invece verificato la notizia e pubblicato cose più vicine alla realtà, diventando riferimento per studiosi come Grazia Bordoni, vedi:
http://www.nntp.it/discussioni-astrologia/805207-roberto-busceti.html
In conclusione, scusate la sincerità, per quanto ne so io, Roberto Busceti e Ciro Discepolo sono stati amici per molti anni, Busceti non ha alcun rancore verso Ciro Discepolo e da anni attende solo che lui comprenda che le lettere di cui Discepolo parla erano precisazioni che Discepolo non gli permise di pubblicare sulla propria rivista e voleva far conoscere ad alcune persone. Poi non so cosa queste ultime raccontarono a Discepolo affinché lui le ritenesse diffamazioni.
Anche la perizia psichiatrica fatta a Busceti nel processo di Milano ha accertato la sua completa buona fede di base.
Chiedo ancora scusa se queste notizie, tutte verificabili, sono state lunghe da esporre, ma credo che, come altri hanno sostenuto qui, è meglio che la verità trionfi. Grazie per l'attenzione.

2 dicembre 2007 14.11  
Blogger Laura.M.C. ha detto...

Anch'io scrivo sul forum RAI, condivido tutto quanto detto da antonia57.
Alcuni usano i blog e i forum per diffondere notizie tendenziose che poi crollano alle prime verifiche.
Roberto Busceti non ha mai avuto niente contro Ciro Discepolo.
Nel 2005 caddero le accuse contro di lui per truffa.
Nel 2006 fu prosciolto dall'accusa di riduzione in schiavitù "perché il fatto non sussiste".
Sempre nel 2006 fu assolto per oblazione e ritiro della denuncia nel processo di Monza.
Nel 2007, il 14 novembre fu assolto per oblazione, con l'approvazione del P.M. nel processo di Lecco.
Il 27 novembre 2007, infine, fu assolto nel processo di Milano dall'ultima accusa di circonvenzione di incapace, "perché il fatto non costituisce reato" (art. 530 c. p. p., comma 1).
Nei tribunali la verità ha trionfato. Spero che trionfi anche nella mente dei lettori, specialmente di quelli che hanno sparlato del dott. Busceti per anni.
Nessun provvedimento restrittivo per l'attività di Busceti e per la Libera facoltà di scienze antiche di Milano, che potrebbe perciò entro breve riattivare il grande sito internet che era stato sequestrato in via cautelare.

6 dicembre 2007 14.15  
Blogger Nadia ha detto...

Volevo dire che mi dispiace che Ciro Discepolo si sia lasciato convincere di essere stato diffamato da Busceti, il quale avrebbe scritto ... "centinaia"... di lettere a suo danno.
Conoscendo il modo in cui il dott. Busceti opera da anni, ritengo più probabile che ci siano state centinaia di nemici della sua attività, pronti a dividere per invidia e convenienza due amici, così come era avvenuto negli anni '80 in una nota associazione astrologica, e come si sono dette centinaia di fesserie in quelle false denunce che hanno condotto all'arresto cautelare di Busceti nel 2005.
Comunque, oltre all'articolo equilibrato del Corriere citato prima, c'è stato anche il seguente:
http://ilgiorno.quotidiano.net/milano/2007/11/27/49507-facolta_scienze_esoterismo.shtml

7 dicembre 2007 3.34  
Blogger Ciro Discepolo ha detto...

Avevo evitato di rispondere perché conoscevo già lo stile del collega Busceti. Le precisazioni che, in materia legale, ci danno le persone che hanno voluto puntualizzare le loro ragioni, le ospito per dovere di ospitalità, come ho sempre fatto, e le lascio giudicare a chi di competenza.
Per quanto riguarda i commenti che queste persone hanno fatto alle centinaia di lettere che Busceti inviò insultandomi e diffamandomi, queste signore farebbero bene a tacere, e per sempre, perché possiedo molte di quelle copie inviatemi da amici, allievi e simpatizzanti. Del resto la notizia è arcinota da una vita e tutta pubblicata su diversi numeri di Ricerca '90: Roberto Busceti continuava a insultare gli omosessuali sulla nostra rivista e io, come direttore, gli dissi che non lo tolleravo e doveva smettere, ma egli rincarò la dose e gli tolsi la facoltà di pubblicare i suoi articoli. Pertanto, gentilmente, chiedo a queste signore, che parlano di cose che non conoscono, di non continuare a dire che Roberto Busceti non mi ha mai insultato: egli ha ricevuto la mia ospitalità alle sue notizie e ciò potrebbe e dovrebbe bastargli. Se volesse dimostrarmi un minimo di riconoscenza, lo pregherei di chiudere questo thread che lui vorrebbe lasciare aperto in eterno. Grazie.

7 dicembre 2007 9.03  
Blogger pinko3 ha detto...

Bene, allora intervengo io per ultimo e faccio il commento conclusivo, come si vede che Discepolo ha chiesto di smettere (se ci sono commenti, invece, è perché un argomento interessa...).
Mi accorgo che non c'è possibilità di composizione di questa vertenza: anch'io ho letto quelle lettere, e non c'è diffamazione, ma precisazioni; qualsiasi tribunale respingerebbe le accuse; inoltre su Ricerca 90 Ciro Discepolo stesso scrisse che Busceti, visto che Discepolo non gradiva i suoi commenti di carattere morale e religioso sull'omosessualità (non insulti agli omosessuali), aveva deciso di uscire di scena da solo, abbiamo quella copia di Ricerca 90, mentre ora sembra che Discepolo dica di averlo dovuto cacciare malamente per insulti e comportamento maleducato, e so anch'io che Discepolo non perse invece occasione di rammentare purtroppo ogni volta su Ricerca 90 le presunte colpe di Busceti, come ha fatto anche su questo blog all'inizio della presente discussione, mentre Busceti non disse più nulla e scrisse a Discepolo che, oltre che uscire di scena da Ricerca 90, non avrebbe fatto commenti se Discepolo se ne fosse astenuto. Purtroppo Busceti osservò che quell'opinione venne sempre rivangata, e questo succede quando in fondo si sa che c'è qualcosa che non quadra. E infatti non quadra.
Gli stessi commenti ritenuti qui "insulti" sull'omosessualità sono stati fatti da Busceti sul forum della RAI in diverse discussioni, e la redazione della RAI ha capito e le ha considerate strumento di stimolo costruttivo (una di queste discussioni era, se non ricordo male, "il bacio fra gay è vietato", e dovrebbe essere ancora reperibile come tutte le altre dai lettori che volessero leggersi questi cosiddetti "insulti").
Vedo che si è parlato di colpe, di invidia ecc., tutte cose che né i lettori, né le redazioni, né i tribunali, hanno mai rilevato in Busceti. Tanto meno io e gli altri che lo conosciamo.
Ecco "lo stile" di Busceti.
Ricordo (per rispondere alla richiesta di Discepolo di ringraziamento da parte di Busceti per l'ospitalità avuta su ricerca 90), che all'inizio Discepolo accolse Busceti perché era un AMICO noto che dava prestigio alla rivista, ma quelli erano tempi in cui Busceti e Discepolo condividevano il comune ricordo del perché si erano ritirati da un'altra associazione a cui poi invece Discepolo decise di riaccostarsi e Busceti no.
Poi Busceti si permise di mettere in discussione certi metodi astrologici di Discepolo, come si fa tra ricercatori, dato che il dott. Busceti è biologo.
Siccome non sono a casa mia, con questo smetto e torno alla discussione "una nostra vecchia conoscenza" della RAI, e ad altre.
Grazie per l'ospitalità che avete riservato anche a me, ora cambio aria, ma per favore poi non dite che mi avete dovuto cacciare.
Pinko3.

7 dicembre 2007 13.16  
Blogger Ciro Discepolo ha detto...

Questo post è stato eliminato dall'autore.

7 dicembre 2007 13.46  
Blogger Ciro Discepolo ha detto...

Va bene così. Tutti i numeri di Ricerca '90 sono nelle maggiori biblioteche pubbliche e private d'Italia e chiunque può controllare se Busceti offese o meno gli omosessuali (alcuni di loro, nostri amici e collaboratori, inviarono lettere di protesta alla rivista, ma non fu per le loro lettere che intimai a Busceti di smettere). Come prevedevo Roberto Busceti tenterà di non chiudere mai questo thread, ma se vorrà cimentarsi in ciò avrà un ostacolo. Prima dell'apertura del blog mi ero consultato con alcuni amici e colleghi e ipotizzammo che ci sarebbero stati attacchi di scientifisti fondamentalisti, di rappresentanti di associazioni astrologiche che ci vorrebbero vedere morti e di altra genìa umana varia e variegata. Essendo contro la censura, non censurerò queste lettere, ma costringerò chi intende dire il falso a farlo con il proprio nome e cognome. Questo thread è stato chiuso con l'intervento di Pinko3, o di Busceti, che dir si voglia. Da questo momento in poi, se Busceti o altri, vorranno affermare che egli non insultò gli omosessuali su Ricerca '90 e non insultò me scrivendo centinaia di lettere personali agli abbonati di Ricerca ‘90, lo potrà fare, ma firmandosi con nome e cognome e inviando le lettere a me, insieme a una fotocopia di un documento personale (che sarà pubblicato su questo blog). In questo modo non sarà censurato, ma - se dice il falso - ci darà la possibilità di far sì che egli risponda di ciò davanti ad un tribunale e non potrà nascondersi dietro un nome falso.

7 dicembre 2007 13.49  

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