mercoledì 19 dicembre 2007

Compleanno a Kuujjuaq



Dato che avete qualche esitazione a inviarci altre vostre foto di compleanni speciali, sebbene a malincuore (non amo apparire, avendo Saturno in seconda di nascita), vi mostro una mia 'gita' a Kuujjuaq, nord Québec, aprile 2006, con 20°C sotto lo zero, per un compleanno di un familiare. Le agenzie di viaggi sostenevano che non vi era né aeroporto né albergo. Fortunatamente, con un po' di tempo impiegato a cercare su Internet, trovai l'uno e l'altro. Circa un anno prima telefonai all'albergo che non aveva Internet. Mi passavano una signora, giovane, credo Susanne, che era l'unica a parlare inglese. Io le spiegavo le mie esigenze e poi le chiedevo di mandarmi un fax di conferma. Trascorrevano le settimane e non ricevevo alcun fax. La richiamavo e mi diceva che non era riuscita a mandare il fax. Le ripetevo diverse volte il numero e me lo facevo ripetere. Niente. Andammo avanti così per un anno. Alla fine desistetti, ma le mandai io un fax una settimana prima della partenza dall’Italia e fu un fatto provvidenziale. Giunto a Kuujjuaq chiesi a qualcuno che somigliava ad un poliziotto: "Dove posso travare un taxi?". "Un taxiché?". Mi fece segno di camminare. "Come camminare? Sono più di 2 KM, siamo a 20° sotto lo zero, in piena tormenta di neve, con la pista ghiacciata e tante persone con bastone e gamba ingessata!". Niente da fare. Vidi due ricercatori che caricavano in macchina delle attrezzature e chiesi loro un passaggio (nascondendo la mia identità altrimenti mi avrebbero lasciato a piedi). Me lo diedero, comunque, molto di malavoglia. Giunto nel sontuoso Hotel Kuujjuaq, una lercia baracca prefabbricata, chiesi di Susanne e una giovane donna di Montreal mi spiegò che era lei la nuova proprietaria a cui Susanne aveva venduto il maniero. Questo spiegava perché l’altra ragazza se ne infischiava di mandarmi i fax di conferma. Fu una fortuna, come dicevo, avere inviato un mio fax, perché lì stavano ristrutturando e vi erano solo tre stanze vivibili. Non oso pensare cosa sarebbe accaduto se le avessi trovate tutte e tre impegnate. La cosa che ricordo con maggiore impressione fu il medico, anche lui di Montreal, del locale ospedale psichiatrico (la popolazione, a metà strada tra gli ex pellerossa e gl'inuit, riceve un sussidio dal Governo. Fino a pochi decenni fa gl’indigeni dovevano cacciare per procurarsi il cibo e ora trascorrono le loro giornate a mangiare hamburger in continuazione. Una percentuale abbastanza elevata della popolazione locale soffre di disturbi psichici). Costui ci osservò per un paio di giorni, nel "Restaurant", poi si fece coraggio e si venne a sedere al nostro tavolo: "Per favore, mi dite che ci fate in questo posto?". Quando glielo spiegai fece un gesto come per dire: "Diamine, l'unica cosa a cui non avevo pensato!". Mi raccontò, poi, infatti, che aveva preso in considerazione tutte le possibilità, partendo dal traffico di organi alla fuga rispetto a un mandato di cattura internazionale, ma a quello non ci sarebbe mai arrivato...". Pensate un po' voi quando esattamente una settimana dopo si vide arrivare lì due donne stupende, madre e figlia, anch'esse italiane!Quel compleanno mirato fu sbagliato perché scoprii un orario di nascita errato su cui lavoravo e perché l'aereo partì in anticipo. Un compleanno che mi cambiò la vita, ma non in peggio.
Ciro Discepolo
http://www.solarreturns.com/
http://www.cirodiscepolo.it/

Le altre foto sono qui:
www.solarreturns.com/images/viaggi/viaggi1.pdf

P.S. L'alfabeto inuit, con cui è scritto anche il nome dell'hotel, non è difficilissimo: sono quasi tutti triangoli rivolti o a destra o a sinistra o sopra o sotto.

9 Commenti:

Blogger Luigi Galli ha detto...

COMPLEANNO A SAO TOME'

Nella primavera del 2006 mi recai sull'isola di Sao Tomè e Principe, al largo delle coste del Gabon, per la mia RSM. Dovetti restare sul posto una settimana perchè la TAP, la compagnia aerea dal Portogallo, assicura il servizio da Lisbona per l'appunto settimanalmente (Sao Tomè è una ex colonia portoghese).
Nella mia webmail ho rintracciato un messaggio che allora inviai alla mia famiglia durante quel soggiorno, che vi ripropongo pari pari per meglio far comprendere il clima che vissi in quell'avventura.
Nell'apposita sezione del blog potrete anche guardare alcune foto che scattai sull'isola.



Sent: Thursday, March 23, 2006 3:59 PM

Subject: Soggiorno a Sao Tome'

Carissimi tutti,
questa mattina ho fatto un tour dell'isola con un taxi e i posti sono paesaggisticamente molto belli, con vegetazione tipicamente tropicale e belle spiagge. La miseria pero' e' molta. pensate che a Santa Caterina, la seconda o la terza localita' come importanza (fra l'altro qui termina la strada e inizia la foresta) in alcune zone vivono ancora in catapecchie e palafitte e per le strade molti bambini girano nudi e galline e maiali gironzalano normalmente in mezzo alla gente.
Insomma sembra di essere nella preistoria.
Il reddito pro capite qui e' meno di cento dollari al mese quindi potete immaginare in che stato si trovano gli abitanti.
Ho scoperto che domenica prossima si terranno a Sao Tome' le elezioni politiche e ora mi spiego il fermento che c'e' in giro. Di tanto in tanto scorazzano per le vie della capitale jeep e camion scoperti con sopra individui che urlano al megafono frasi incomprensibili, mentre nel cassone posteriore dei ragazzotti,
con delle braccia cosi', sventolano la bandiera rosso, gialla e verde della nazione,
cantando, suppongo, l'inno nazionale. Sui muri ci sono poi molti manifesti elettorali e per le strade parecchi striscioni azzurri con scritto "Accao Nazional Indipendiente " o qualcosa del genere. Mi sembra di
aver capito che molti ce l'hanno con l'attuale governo per aver firmato, qualche tempo fa, la concessione dello sfruttamento dei giacimenti petroliferi, con la Chevron e la Nigeria.
Eh, si, credo proprio che qui sino a oggi gli abitanti abbiano vissuto una miseria tranquilla, ma da quando e' stato scoperto il petrolio al largo delle coste, dovranno vivere una miseria agitata.

La gente di Sao Tome'è accogliente e cortese; quando chiedo in giro
qualche informazione si avvicinano numerose persone con l'intento di
aiutarmi. Ieri, ad esempio, ho chiesto dove si trovava l' Ufficio Postale centrale e un tizio molto gentile mi ha addirittura caricato sulla sua auto, un po'sgangherata per la verita' e mi ha condotto direttamente sul posto. Mi pare
gente molto mite e per nulla bellicosa: certo che magari i piu'
intrapprendenti sono un pò agitati immaginando che i proventi
dell'estrazione petrolifera andranno a una multinazionale, che probabilmente elargira' mazzette solo ai governanti e nulla agli abitanti.
Ma si sa... il mondo va cosi'.
Forse io sono un poco maligno, ma come dice Andreotti:
"A pensar male quasi sempre ci s'azzecca".

Sao Tome' e' famosa per produrre fra i migliori caffe' e cacao del mondo. Il caffe' di prima qualita' l'ho trovato abbastanza facilmente (si fa per dire perche' qui non si trova niente e bisogna cercarselo, ma il cacao in polvere e' introvabile, perche' non viene consumato dai locali e i frutti
della pianta vengono esportati direttamente dalle multinazionali, che provvedono poi a lavorarlo e raffinarlo in occidente.
Sono pero' rimasto d'accordo col capo dell'Ufficio del Turismo, che me ne procurera' alcune confezioni per domani.
Se cosi' fosse ve lo portero' a casa.
Altro qui non c'e' da comprare se non delle statuette artigianali in legno abbastanza rozze e nei luoghi piu' eleganti, della chincaglieria di Swarovski (sic!).

Per ora tanti saluti dal profondo dell'Africa nera.

Luigi

19 dicembre 2007 18.07  
Blogger b-right ha detto...

Kuujjuaq....che nome
impronunciabile, e
che viaggi avventurosi
che fa sempre lei :)

19 dicembre 2007 18.28  
Blogger uranio12 ha detto...

Impressionante che quel tizio pensasse a voi come trafficante di organi.Forse qualche nostalgia dell'antico cannibalismo?
Comunque una gran bella avventura che mi fa piu' convincere che oltre i nostri problemi di giustizia e oltre la politica che non sa di destra ne' di sinistra,in Italia almeno siamo in una specie di Paradiso! e' bello osservare queste foto di paesi stranieri:ma qualche opera d'arte o monumento non ne hanno in questi paesi?Sarebbe affascinante che qualcuno ci dasse qualche chicca artistica di un suo viaggio,e le potesse condividere con tutti noi.
Oggi sta entrando Giove in Capricorno chissa' se il maestro Ciro ci voglia dare qualche curiosita' del passaggio di giove in capricorno quasi contemporaneamente all'entrata di Plutone,a gennaio in tale segno.

19 dicembre 2007 20.18  
Blogger gianni ha detto...

Caro signor Discepolo, lei ha anticipato ciò che da un po di tempo volevo dirle: lei deve scrivere di più dei suoi viaggi, deve farne una specie di collana, tipo quelle che in passato ha dedicato a certi segni zodiacali.
In primis, perchè ha un vero talento letterario, condito con quell'ironia e auto-ironia tutta partenopea, in più, diventerebbero dei manuali di viaggio per chi deve recarsi in certe zone, insomma, delle Lonely Planet dedicate al compleanno mirato in certe zone, che magari le guide LP nemmeno prendono in considerazione.
Ci pensi.
Saluti
giannetto detratti

20 dicembre 2007 9.46  
Blogger Ciro Discepolo ha detto...

Ringrazio voi tutti, a partire dall'ottimo Luigi. Spero che altri frequentatori di tale spazio, come b-right e uranio12 ci manderanno, un giorno, anche le loro foto di compleanni mirati o di semplici viaggi di piacere.
Al collega Giannetto Detratti che, così simpaticamente, mi invita a scrivere di più sui viaggi mirati, farò una confessione che sono certo resterà tra noi solamente.
Un giorno, previa richiesta telefonica, venne a trovarmi una gentilissima e molto elegante signora, per conto di una compagnia aerea e parlava proprio a voce di detta compagnia aerea. Sapeva dei miei libri e dei viaggi di compleanno mirato e veniva a farmi una proposta: nell'ambito del rilancio generale di quella compagnia, la società intendeva pubblicare un giornale di bordo di altissima qualità (mi mostrò il numero 0). Chiese la mia collaborazione per una rubrica dedicata, ogni mese, ai viaggi di compleanno: racconti di miei viaggi o di viaggi di miei consultanti e l'obiettivo di trasferire ai viaggiatori di ogni volo quelle meravigliose sensazioni di cui tanto avevano sentito parlare. Anche se da anni non collaboro più ad alcun periodico, in quel caso accettai all'istante. Poi la cosa non si realizzò perché la compagnia ebbe una profonda crisi. Ma chissà...

20 dicembre 2007 13.28  
Blogger b-right ha detto...

Caro sig. Ciro,
non mi inviti a mandarle
delle foto...perchè io lo
faccio subito :)
Soltanto che...sono solo
relative a viaggi di piacere
o di dovere (come quando
andai a vedere il mio guru
a NY) e, per me, sarà un pò
difficile passare dei compleanni
mirati molto distanti da dove
abito, poichè.....come faccio
a dirglielo? io....come posso
dirglielo? Ebbene, io non amo
volare. A dirla tutta, ho un
pò paura e l'aria non è il mio elemento. Diciamo che, se dovessi
prendere l'air force one, magari
mi sentirei un pò più sicuro.
Cosicchè, anche avendo i mezzi,
e pure gli interi, mi dovrei
come minimo organizzare molto
prima e con navi, treni, auto,
camper, moto, cammelli, slitte,
gommoni e portatori, magari,
forse, un qualche tugurio dove
dormire lo troverei anch'io.
Non so. La vedo duretta per me.
Finora ho preso 4 aerei, e
benchè siano stati voli
tranquillissimi, non sento
la necessità di ristaccarmi
dal suolo. Non vorrei che,
siccome mi porto addosso
tutta la pesantezza di un
Saturno incollato all'ascendente
opposto ad Urano, la forza di
gravità mi richiamasse al suolo.
Vedremo.

20 dicembre 2007 18.45  
Blogger Ciro Discepolo ha detto...

Caro b-right, credo sia usanza, sul web, darsi del tu, tranne con le persone maleducate, e dunque ti invito a farlo, insieme agli altri. È più semplice.
Le tue foto della grande mela saranno molto ben accolte, poi ne pubblicherò diverse anche io (ci andrei a vivere a New York e non è detto che non lo farò).
Relativamente alla paura di volare, ti gioverebbe fare qualche viaggio con me che sono un anti-ansia naturale. Mia figlia Luna era terrorizzata dall'aereo, poi fece tre-quattro compleanni mirati insieme a me e ora vorrebbe fare la hostess oppure, in alternativa, potrebbe volare anche appesa alle ruote dell’aereo.
Ma voglio raccontarti questa breve storia, bellissima, per me.
Dunque una donna sui trentadue anni doveva andare, da sola e d'inverno, nel nord della Siberia. Per di più aveva paura di volare e pensava anche agli aerei russi come a quelli dei film di Fantozzi con i portelloni che si aprono in volo. Senza parlare dei cosacchi che mangiavano i bambini... Non avrei giocato un solo euro sulla sua partenza, anche per motivi economici. Invece questa giovane donna fu titanica e visse un compleanno mirato davvero durissimo (era il suo secondo o terzo, non ricordo). Quando tornò mi telefonò e si sciolse in un pianto caldo, risanatore.
Mi disse, tra le lacrime di gioia, che lei era riuscita a compiere il passo emancipativo più grande della sua vita e che nulla poteva più farle paura da quel giorno in poi. Anche io ne fui un po' commosso e pensai che questo è il primo obiettivo che noi ci poniamo, al di là di tutte le malignità di tutti coloro che affermano di non credere al valore di una RSM.

20 dicembre 2007 19.50  
Blogger paola ha detto...

Caro Ciro, cari amici,
fra pochi giorni è il mio compleanno, che ovviamente (mai una volta che mi capiti un buon cielo a Milano, ma ormai, abituata a partire forse mi dispiacerebbe..). Ogni anno, mando a Ciro la sintesi dell'anno trascorso con una lettura, basata sulle sue regole e i suoi testi di ciò che mi è accaduto: di solito sono da manuale, nel senso che mi accade esattamente quanto promesso (in senso positivo e a volte negativo, ma i miracoli non sono di nostra pertinenza) dalla RSM. Volevo segnalare, in aggiunta a quanto raccontato già a Ciro della RSM 2007:a fine RS faccio sempre un'informativa per il maestro, ad uso delle sue statistiche) che oggi ho avuto la prova "provata" di quello che lui sostiene da sempre e cioè che la RS è "valida" fino all'ultimo giorno. Giove in VII di RSM mi aveva già portato una causa vinta e un buon contratto editoriale, ma oggi, mancano diciannove giorni al mio prossimo compleanno!, giove in VII ha portato una chicca finale: è arrivato alla mia agente letteraria un contratto da una prestigiosa casa editrice argentina per l'acquisto dei diritti in lingua spagnola (dunque anche per la Spagna) del mio prossimo romanzo del quale la mia agente sta già facendo una pre-vendita all'estero con una ventina di capitoli e la sinossi completa. Se questo non è Giove in casa VII, aggiunto alla venere in X che aveva già dato i suoi influssi bellissimi, non so come altro chiamarlo. E poi mi chiedono perchè vado anche in capo al mondo (sono stata a Nemuro, nella punta estrema dell'Hokkaido senza fare un plissé, parto sempre senza la minima eistazione!) per il mio compleanno? Davanti agli scettici, taccio e sorrido...
Buone Feste a tutti, Ciro in primis
Paola

22 dicembre 2007 22.55  
Blogger Ciro Discepolo ha detto...

Paola, devo dire anche a scapito delle RSM, che nel tuo caso ci sono un talento e una fama internazionale che hanno bisogno solo di pochissima spinta da parte di Giove in settima e di Venere in decima... Auguri di Felice Compleanno,
Ciro

23 dicembre 2007 9.20  

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