Poche considerazioni sull'Air France
In questo spazio potremmo dire che ci occupiamo prevalentemente di Astrologia Attiva (che è basata fortemente sull’Astrologia Previsionale) e di viaggi. Dunque la questione Alitalia ci riguarda molto da vicino e vorrei spiegarvi il mio punto di vista che comunque è soltanto il mio punto di vista e che potrebbe anche essere errato.
Beh, sul fatto che ci fossero due competitori e uno è il primo vettore mondiale e l’altro il secondo italiano, pressoché totalmente indebitato con le banche che lo governano, lascio esprimere i guru della finanza e non mi addentro in cose di economia stretta di cui so pochissimo.
Invece penso di poter dire la mia sulla questione degli aeroporti hub (possiamo tradurre condensatori).
Pensiamo ai primi anni di Malpensa e ai tempi in cui non si parlava ancora di crisi Alitalia.
In Europa esistevano tre grandi aeroporti hub (Parigi, Francoforte e Londra) e uno, a molte distanze dai primi tre, Malpensa, che era tale solo nei progetti dei nostri politici.
Che cos’è un aeroporto hub? È un aeroporto in cui si concentrano decine e decine di voli provenienti da tutta l’Europa, solitamente nella mattinata prestissimo, raccogliendo passeggeri da Bologna, Napoli, Catania, Atene, Ljubljana, Budapest, Sassari, Malaga, Marsiglia, Lisbona e via dicendo, e dove vengono sapientemente organizzati voli con grandissimi aeromobili che partono per molte destinazioni intercontinentali e che riescono a tenere tariffe abbastanza basse proprio perché su voli di circa cinquecento passeggeri, vi sono pochissimi posti vuoti.
Usiamo un paradosso e mettiamo che si volesse far diventare aeroporto hub lo scalo di Ancona: pensate sia possibile? No. È necessario che l’aeroporto in questione sia una vera città dove possono atterrare e partire contemporaneamente decine e decine di voli, per non dire centinaia.
La situazione, fino a pochi anni fa era la seguente, numero più numero meno.
Da Parigi, con Air France, partivano e partono giornalmente 170 voli intercontinentali, per ogni parte del mondo.
Da Francoforte 138 (io facevo il tifo per la Lufthansa perché penso sia la migliore compagnia del mondo), da Londra 120 e da Malpensa, quando tutto andava a gonfie vele, 25 destinazioni intercontinentali al giorno.
Da notare che Malpensa, pur essendo un aeroporto nuovissimo, non possiede la terza pista che è un requisito indispensabile quando ci si candida a “stare tra i grandi”. Infatti, personalmente passo per Malpensa diverse volte all’anno e sono costretto a lunghissime file al decollo in quanto, spessissimo, si usa la stessa pista per l’atterraggio e per il decollo degli aeromobili.
Prima considerazione: dati i numeri che vi ho appena scritto, voi pensate che se Alitalia passasse ad Air One i voli intercontinentali lieviterebbero improvvisamente e noi strapperemmo passeggeri alla Lufthansa o ad Air France?
Si sa che c’è una guerra tra Fiumicino e Malpensa, ma è una guerra tutta italiana e, secondo me, si dovrebbe abbandonare del tutto l’idea di un aeroporto hub tra Roma e Milano.
Facciamo un piccolo passo indietro. Una decina di anni fa la Regione Campania, di cui sono un critico senza riserve per il degrado in cui ha gettato quella che forse è la città più bella del mondo, fece qualcosa di magnifico: vendette l’aeroporto di Capodichino a una società inglese. Là per là mi adirai molto e venne fuori la mia italianità, un po’ simile a quella che sta prendendo molti connazionali del nord sulla questione Malpensa. All’inizio ero alquanto critico, ma poi, a distanza di anni, devo dire che quella del Governatore fu una scelta felicissima. Oggi Capodichino è un gioiello di efficienza e di bellezza, da tutti i punti di vista, a cominciare da un catering di eccellenza come ne ho trovati pochi nel mondo.
Spesso sono alle quattro del mattino in aeroporto e trovo gli operai, gli stessi operai napoletani della vecchia gestione, che, piegati in due, lucidano le scale dell’aeroporto: ripeto, alle quattro del mattino!
Torniamo alla questione aeroporto hub.
L’Air France non ha potuto dichiararlo apertamente altrimenti i soliti “inciuci” nostrani l’avrebbero tagliata fuori dalle trattative. Ma – a mio avviso – il magnifico vettore francese potrebbe avere anche una terza idea di cui si è discusso moltissimo tanti anni fa e poi non se n’è fatto nulla sempre per le faide interne tra Fiumicino e Malpensa e soprattutto perché i politici, probabilmente, non sono riusciti a dividersi la torta.
L’idea è l’uovo di Colombo.
Mettiamo che io debba recarmi in Sudafrica oppure in Argentina o in Medio Oriente o alle Maldive. Come stanno le cose, oggi, io da Napoli e tanti di voi da Bari, Firenze, Genova e via dicendo, dovete imbarcarvi per Parigi o per Francoforte o per Londra e raggiungere la parte più settentrionale, e quasi sempre la parte più occidentale e settentrionale di tutta l’Europa, per poi ridiscendere a latitudini geografiche bassissime.
Ciò con grande spreco di carburante, con un conseguente notevole aumento dell’inquinamento atmosferico, con uno stress enorme per passeggeri ed equipaggi e con costi e tempi decisamente superiori.
Immaginiamo, adesso, “per assurdo”, di cercare una soluzione al problema affidandola ad un commissario venuto da Marte e non inquinato ancora dalla politica dei terrestri. Costui studierebbe il problema e troverebbe l’uovo di Colombo: l’aeroporto di Pontecagnano, a sud di Salerno (o tutt’al più quello di Marcianise in provincia di Caserta), potenziato dalle adeguate infrastrutture (che non sarebbero neanche un centesimo di quelle per il ponte sullo Stretto di Messina), magari sovvenzionate in buona parte da una grande compagnia in attivo come l’Air France, potrebbe diventare realmente il quarto aeroporto hub d’Europa. Sì, perché, allora, i francesi, come i tedeschi e gli spagnoli, i portoghesi e gli ungheresi, i russi e gl’italiani e tutti gli europei, insomma, si sposterebbero verso sud, già sulla strada delle mete a latitudine geografica bassa, senza ripetere, due volte all’andata e due volte al ritorno, lo stesso percorso.
Vi immaginate i vantaggi che potrebbero esserci, per tutti? Soprattutto se tale aeroporto hub fosse specializzato rispetto alle destinazioni del Sudafrica, del Sudamerica, del Medio Oriente e via dicendo? Forse, se il Governo non farà marcia indietro, ciò potrebbe accadere e questo non significherebbe chiudere Malpensa che potrebbe, a sua volta, specializzarsi, un po’ come ha fatto Bologna che è il primo aeroporto italiano per voli turistici e/o esotici.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it
Beh, sul fatto che ci fossero due competitori e uno è il primo vettore mondiale e l’altro il secondo italiano, pressoché totalmente indebitato con le banche che lo governano, lascio esprimere i guru della finanza e non mi addentro in cose di economia stretta di cui so pochissimo.
Invece penso di poter dire la mia sulla questione degli aeroporti hub (possiamo tradurre condensatori).
Pensiamo ai primi anni di Malpensa e ai tempi in cui non si parlava ancora di crisi Alitalia.
In Europa esistevano tre grandi aeroporti hub (Parigi, Francoforte e Londra) e uno, a molte distanze dai primi tre, Malpensa, che era tale solo nei progetti dei nostri politici.
Che cos’è un aeroporto hub? È un aeroporto in cui si concentrano decine e decine di voli provenienti da tutta l’Europa, solitamente nella mattinata prestissimo, raccogliendo passeggeri da Bologna, Napoli, Catania, Atene, Ljubljana, Budapest, Sassari, Malaga, Marsiglia, Lisbona e via dicendo, e dove vengono sapientemente organizzati voli con grandissimi aeromobili che partono per molte destinazioni intercontinentali e che riescono a tenere tariffe abbastanza basse proprio perché su voli di circa cinquecento passeggeri, vi sono pochissimi posti vuoti.
Usiamo un paradosso e mettiamo che si volesse far diventare aeroporto hub lo scalo di Ancona: pensate sia possibile? No. È necessario che l’aeroporto in questione sia una vera città dove possono atterrare e partire contemporaneamente decine e decine di voli, per non dire centinaia.
La situazione, fino a pochi anni fa era la seguente, numero più numero meno.
Da Parigi, con Air France, partivano e partono giornalmente 170 voli intercontinentali, per ogni parte del mondo.
Da Francoforte 138 (io facevo il tifo per la Lufthansa perché penso sia la migliore compagnia del mondo), da Londra 120 e da Malpensa, quando tutto andava a gonfie vele, 25 destinazioni intercontinentali al giorno.
Da notare che Malpensa, pur essendo un aeroporto nuovissimo, non possiede la terza pista che è un requisito indispensabile quando ci si candida a “stare tra i grandi”. Infatti, personalmente passo per Malpensa diverse volte all’anno e sono costretto a lunghissime file al decollo in quanto, spessissimo, si usa la stessa pista per l’atterraggio e per il decollo degli aeromobili.
Prima considerazione: dati i numeri che vi ho appena scritto, voi pensate che se Alitalia passasse ad Air One i voli intercontinentali lieviterebbero improvvisamente e noi strapperemmo passeggeri alla Lufthansa o ad Air France?
Si sa che c’è una guerra tra Fiumicino e Malpensa, ma è una guerra tutta italiana e, secondo me, si dovrebbe abbandonare del tutto l’idea di un aeroporto hub tra Roma e Milano.
Facciamo un piccolo passo indietro. Una decina di anni fa la Regione Campania, di cui sono un critico senza riserve per il degrado in cui ha gettato quella che forse è la città più bella del mondo, fece qualcosa di magnifico: vendette l’aeroporto di Capodichino a una società inglese. Là per là mi adirai molto e venne fuori la mia italianità, un po’ simile a quella che sta prendendo molti connazionali del nord sulla questione Malpensa. All’inizio ero alquanto critico, ma poi, a distanza di anni, devo dire che quella del Governatore fu una scelta felicissima. Oggi Capodichino è un gioiello di efficienza e di bellezza, da tutti i punti di vista, a cominciare da un catering di eccellenza come ne ho trovati pochi nel mondo.
Spesso sono alle quattro del mattino in aeroporto e trovo gli operai, gli stessi operai napoletani della vecchia gestione, che, piegati in due, lucidano le scale dell’aeroporto: ripeto, alle quattro del mattino!
Torniamo alla questione aeroporto hub.
L’Air France non ha potuto dichiararlo apertamente altrimenti i soliti “inciuci” nostrani l’avrebbero tagliata fuori dalle trattative. Ma – a mio avviso – il magnifico vettore francese potrebbe avere anche una terza idea di cui si è discusso moltissimo tanti anni fa e poi non se n’è fatto nulla sempre per le faide interne tra Fiumicino e Malpensa e soprattutto perché i politici, probabilmente, non sono riusciti a dividersi la torta.
L’idea è l’uovo di Colombo.
Mettiamo che io debba recarmi in Sudafrica oppure in Argentina o in Medio Oriente o alle Maldive. Come stanno le cose, oggi, io da Napoli e tanti di voi da Bari, Firenze, Genova e via dicendo, dovete imbarcarvi per Parigi o per Francoforte o per Londra e raggiungere la parte più settentrionale, e quasi sempre la parte più occidentale e settentrionale di tutta l’Europa, per poi ridiscendere a latitudini geografiche bassissime.
Ciò con grande spreco di carburante, con un conseguente notevole aumento dell’inquinamento atmosferico, con uno stress enorme per passeggeri ed equipaggi e con costi e tempi decisamente superiori.
Immaginiamo, adesso, “per assurdo”, di cercare una soluzione al problema affidandola ad un commissario venuto da Marte e non inquinato ancora dalla politica dei terrestri. Costui studierebbe il problema e troverebbe l’uovo di Colombo: l’aeroporto di Pontecagnano, a sud di Salerno (o tutt’al più quello di Marcianise in provincia di Caserta), potenziato dalle adeguate infrastrutture (che non sarebbero neanche un centesimo di quelle per il ponte sullo Stretto di Messina), magari sovvenzionate in buona parte da una grande compagnia in attivo come l’Air France, potrebbe diventare realmente il quarto aeroporto hub d’Europa. Sì, perché, allora, i francesi, come i tedeschi e gli spagnoli, i portoghesi e gli ungheresi, i russi e gl’italiani e tutti gli europei, insomma, si sposterebbero verso sud, già sulla strada delle mete a latitudine geografica bassa, senza ripetere, due volte all’andata e due volte al ritorno, lo stesso percorso.
Vi immaginate i vantaggi che potrebbero esserci, per tutti? Soprattutto se tale aeroporto hub fosse specializzato rispetto alle destinazioni del Sudafrica, del Sudamerica, del Medio Oriente e via dicendo? Forse, se il Governo non farà marcia indietro, ciò potrebbe accadere e questo non significherebbe chiudere Malpensa che potrebbe, a sua volta, specializzarsi, un po’ come ha fatto Bologna che è il primo aeroporto italiano per voli turistici e/o esotici.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it
5 Commenti:
Un bellissimo sogno da consegnare alle mani del 2008,come faceva lo stesso Lucio Dalla:"anche i preti potranno sposarsi..." e chissa' che non si avveri davvero.
Vorrei dire al nostro caro amico b-right di commentare avendo il buon senso di saper leggere,decifrare ed esprimere un parere e non di dire cosa in assurdo.Personalmente non possiedo il numero 1 di "ricerca 90"(alla quale mi abbonero' al piu' presto)ma se l'autore dice che non esiste tale numero semplicemente non esiste.Credo che il suo sia un problema di Megalomania.
Del resto il mio marte in scorpione al 28 grado si congiunge a un suo stellium...eppure andiamo cosi' daccordo!
Concludendo spero che Malpensa non chiudi i battenti per non lasciare molta gente e padri di famiglia per strada.
Caro Ciro,quando ci inserisci qualche splendida foto di Napoli,Sorriento ecc?
Mi ricordo che militare avevo tra i miei piu' cari amici tre napoletani(io sono palermitano),credo che li frequentavo sopratutto perche' mi divertiva sentirli parlare,uno fra questi si chiamava Ciro.
Un giorno il maresciallo lo chiamo' a rapporto dicendogli "ora basta,ma qualche parola in italiano non la sai dire tu,eh?" e lui:e che l'e' marescia' io so napoletano e l'italiano nun l'aggia conoscito mai.Troppo bella Napoli!
Credo che b.right sia l'opposto di un tipo del sud:se lui e' del sud io cambio paese!Ah,ah,ah
Scusa uranio se mi permetto ma hai scritto una cosa tristissima, sulla quale vorrei fare un piccolo commento.
La mia mamma è di Sorrento (la splendida città che citi) e papà è di Milano. Sin da bambina mi chiedevano continuamente se mi sentissi più "terrona" o più "polentona" ed era una domanda che non riuscivo a capire (anche perchè sono fierissima di enrtrambe le mie radici).
Ora che bambina non sono più da un pezzo, provo lo stesso identico sgomento dinnanzi ad affermazioni che hanno dell'equivalente.
Che Napoli sia una splendida città, purtroppo troppo spesso bistrattata a torto o ragione, è una verità inconfutabile, ma altrettanto splendide sono numerosissime città italiane sia del nord che del sud, ed altrettanto meravigliose sono le persone che le abitano.
Non vorrei creare una nuova faida, una mi sembra più che sufficiente, ma vorrei fare una minuscola considerazione.
Quando ho iniziato a frequentare questo blog ero molto emozionata dall'idea che vi crivevano "grandi" della materia; così avrei avuto occasione di imparare moltissime cose (e tale speranza è stata pienamente attesa). Proporrei di continuare a tenere alto il livello delle conversazioni, proprio per rispetto a questo spazio che ci è stato generosamente messo a disposizione.
Io non so se esista il n.1 della rivista, e chiaramente a questo punto sarei anche curiosa di saperlo, ma credo che qualunque sia la risposta tutti continueremo a dormire sonni tranquilli.
Io proporrei di sotterrare l'ascia, e proseguire a commentare le varie notizie che ci vengono proposte.
Concordo sulla necessità di tenere in vita Malpensa, per i tanti motivi che tu hai suggerito (anche quello egoistico che è a due passi da casa mia).
Non sono contraria a priori ad air france, e certo molte considerazioni che ha fatto Ciro non mi erano note.
Auguro buonaserata a tutti e spero che tu non me ne voglia per aver espresso il mio pensiero.
Doriana
Sono certo che uranio12 stava scherzando: infatti ho l'impressione che lui e b-right si punzecchino continuamente per divertimento. La maggior parte dei colleghi e allievi che stimo di più sono del Nord o comunque non campani, ma poteva anche accadere il contrario perché penso nessuno di noi creda nella "superiorità della razza". Dunque sono certo che uranio12 stava scherzando. Relativamente alla questione del presunto numero 1 della rivista, la cosa è ancora più semplice: b-right mi può faxare (se non possiede uno scanner) tale copertina al numero 0812140733 e la questione è chiusa. Ma, in effetti, è già chiusa da prima, perché io saprò (immagino) se esiste o meno il numero 1 della rivista e siccome b-right, per quanto possa sforzarsi, non riuscirà a crearla, gliela mostro io:
www.solarreturns.com/images/copertina.jpg
Che è la copertina del numero "01" e io immagino che tutti sappiano che la sequenza "0, 01, 2" è molto diversa dall'altra "1, 2, 3...".
Le ragioni di ciò le ho già spiegate e non si trattò di un'idea originale perché la stessa cosa è avvenuta anche per diverse riviste di grande prestigio.
Tornando un attimo a Malpensa, ieri sera mi sono visto diversi telegiornali e ho letto diversi commenti autorevoli sui maggiori quotidiani italiani. Molti commentatori dicevano quello che, modestamente, avevo pensato e scritto già io l'altro ieri: Malpensa potrebbe ricavarsi un suo importante spazio strategico nella mappa dei vuoti che si verranno a creare se arriverà Air France (non è detto al 100%: gli “inciuciatori” di professione stanno lavorando notte e giorno). Dall'anno prossimo, infatti, la grande novità sarà la concorrenza all'arma bianca e anche Rhyan Air, Easy Jet e tante altre compagnie potranno collegare, low cost, Malpensa o Napoli o Olbia direttamente a New York o a Pechino...
La comodità, secondo me, non consiste avere l'aeroporto a dieci minuti da casa (come è Capodichino per me) e io sarei più felice anche di farmi oltre 100 KM per andare a Pontecagnano se lì, in futuro, ampliassero l'attuale aeroporto militare e lo rendessero hub per tutta l'Europa: l'aeroporto hub del sudeuropa.
P.S. Lo stesso sarebbe per un aeroporto hub a Catania o a Palermo, ma, quando molti anni fa si parlò di ciò, i due nomi di Marcianise e di Pontecagnano non caddero sul tavolo della discussione per caso, ma perché avevano le principali caratteristiche per candidarsi a coprire tale ruolo.
Scusami Doriana,non volevo offenderti,io rispetto tutti e non ho completamente nessun preconcetto verso nessuno,ed ho figurati parenti nel Nord Italia,come in altre parti del mondo.Parlo l'inglese,il francese cosi'cosi' e progetto di impararmi anche lo spagnolo prossimamente,(del resto ho un sole,venere in terza e forse anche la luna che e' in cuspide tra terza e quarta,ed inoltre un'asc sagittario.
Nel mio commento ho voluto volontariamente "punzecchiare"b-right,ma non per cattiveria,non sia mai.
Io amo il sud e il nord,l'est e l'ovest.
"per me contano tutti gli uomini ma nessuno troppo".
Del resto quando parlavo di Malpensa parlavo di gente di Milano che potrebbe rimanere,purtroppo a casa.
Ciao Doriana.
Ciao Uranio,
in effetti già Ciro ha detto che siete due burloni che amano "punzecchiarsi".
Mi scuso a mia volta per aver male interpretato; forse il vivere in una delle regioni che sta diventando sempre più intollerante, mi sta rendendo un pò troppo insofferente a certe battute, che, appunto, spesso vogliono essere solo scherzose :-)
Tanti auguri di Buon Anno a te e a tutti
Doriana
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