giovedì 10 gennaio 2008

Il West Egg Cafe di Chicago: imperdibile!


Era un freddissimo febbraio a Chicago. Mi trovavo in un Best Western del centro. Giungevo dopo alcune ore di traffico dall'aeroporto ed ero assetato. Mi accorgo che non c'era il minibar nella piccola stanza. Chiamo la reception e chiedo di portarmi qualcosa da bere: "Non abbiamo servizio in camera". "Bene, anzi male: dove trovo il bar?". "Spiacente, Signore, l'hotel è in ristrutturazione e non c'è bar". Mi rimetto il montone addosso ed esco (erano quasi le sei di sera) alla ricerca di un bar. Cammino per più di un chilometro in pieno centro e non vedo neanche un bar. Da dire che il centro di Chicago è bellissimo e rassomiglia molto a Manhattan. Solo il giorno dopo avrei scoperto che i bar, nella maggioranza dei casi, non sono sulla strada, ma all'interno dei palazzi, in enormi centri commerciali. Avevo la gola arsa nonostante la neve e il freddo forte. Vedo una fila davanti a un ingresso abbastanza anonimo e intuisco che deve trattarsi di "mangiatoria". Infatti era l'ingresso di un ristorante: tutto prenotato e una fila che non finiva mai (lì cenano alle 18-18.30). Chiedo se per accedere al bar (piano superiore) devo comunque fare la fila e mi rassicurano. Arrivo finalmente al bar e chiedo tre lattine di aranciata Fanta: una da bere e due da portare via. Evidentemente il mio inglese lascia ancora a desiderare (o quello del barman) e mi vengono serviti tre boccali enormi di birra. Stavo per rifiutarli, ma preso da una sete indicibile, ne bevo uno tutto d'un fiato e un secondo a grandi sorsi, quasi per metà. Solitamente non bevo alcolici per cui feci giusto in tempo a tornare in hotel, a sdraiarmi vestito sul letto per poi svegliarmi la mattina presto dopo.Naturalmente non c'era colazione in albergo. Domando e mi consigliano molto il West Egg Cafe, alcuni "blocchi" più avanti. È stata un'esperienza indimenticabile. Non faccio quasi mai colazione al mattino e tanto meno quella americana a base di uova e di pancetta, ma lì era il tempio mondiale delle uova. Così come Gigino a Vico Equense vi fa mangiare la migliore pizza del mondo, lo stesso vale per le uova del West Egg Cafe. Ci arrivo cinque minuti dopo l'apertura, alle 6.35, ed è tutto pieno. Miracolosamente trovo un posto. Mi mostrano il menu: lì si mangiano solo uova, ma cucinate in trenta-quaranta modi diversi. Il cameriere si avvede del mio smarrimento e mi suggerisce il classico: uova strapazzate, bacon abbrustolito e un tazzone di caffè americano (è quello che bevo sempre). Mi servono il tutto con del buonissimo pane caldo e nero. Non vi saprei descrivere, ma non ho mai mangiato nulla di simile! La pancetta era abbrustolita ed essiccata completamente per cui in tutto il piatto non compariva neanche una sola goccia di olio.Un'esperienza che dovete fare assolutamente!
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it

5 Commenti:

Blogger Luigi Galli ha detto...

Quando viaggio, se mi è possibile, alloggio negli hotel della catena americana Best & Western le cui strutture sono molto dignitose e a volte eleganti, il tutto a un prezzo ragionevole.
Anni fa di passaggio da Chicago mi fermai in un Best & Western della città (ce ne sono due o tre),di cui non ricordo il nome ma era comunque il più centrale. Ebbene è sicuramente il peggiore albergo della catena in cui mi sia capitato di alloggiare: corridoi bui e muri scrostati (almeno allora) che ricordavano una galera, completa assenza di ogni servizio e pure la pulizia lasciava a desiderare. Insomma una cosa da stare alla larga, malgrado sia molto comodo per la posizione centrale.
Confermo invece quanto dice Ciro sul West Egg Cafe che credo sia un locale unico al mondo.

10 gennaio 2008 10.30  
Blogger Giulia ha detto...

Buonasera a tutti, è dal suo inizio che leggo con interesse questo blog, e finalmente, se vedrò comparirlo, sarò riuscita a postare il mio primo commento.
Chicago mi ricorda una delle mie RSM più efficaci e spettacolari, ma non voglio tediarvi con affari privati.
Sono intervenuta per dire la mia su un locale veramente eccezzionale che ho frequentato nel 2003, si tratta della "House of Blues".
Un posto fantastico dove si va per bere o per mangiare mentre si ascolta dell'ottima musica "gratis".(tranne quando ci sono i big internazionali)
Lì si esibiscono ogni sera dei gruppi molto talentuosi, ma per chi non fosse interessato molto alla musica, vi segnalo delle mega bistecche succolentissime in piattoni colmi di contorni fumanti altrettanto appetitosi, come il purè di patate rosse che lì ho imparato ad amare.
Ma lo spettacolo nello spettacolo era dato dal tavolo che era toccato al mio gruppo, con buona visuale sul palco, ma principalmente proprio alle spalle del bancone della mescita birre ed alcolici vari.
Mi sembrava di essere sul set de "le ragazze di coyote Ugly".
Ragazze veramente carine che con un abilità ed una velocità stratosferiche, nonchè a tempo di musica, riempivano bicchieroni di varie misture alcoliche, e con altrettanta velocità passavano al lavaggio in tre vasche (saponata, primo e secondo risciacquo) dei bicchieroni che si svuotavano altrettanto celermente.
Io a Chicago ho alloggiato all'Holiday Inn Mart Plaza, mi sono trovata benissimo, è inserito a partire dal 23esimo piano di un mega centro commerciale ed ha un ristorante ottimo sia per piatti di carne che di pesce. Ve lo consiglio sperando che negli anni non sia cambiato.
Ritornando alle succulente pietanze gustate da Ciro, vi confesso che di quel tenore sono state tute le mie prime colazioni quando passai una RSM a San Francisco.
Ero come sempre in un Holiday Inn, il Fishermann Warf e proprio di fronte c'era un locale,"Pergamino" dove ogni mattina io ed il mio gemello astrale nonchè compagno di RSM ci fiondavamo a fare scorpacciate di delizie tipicamente made in Usa!

10 gennaio 2008 23.00  
Blogger Ciro Discepolo ha detto...

Benvenuto a Giulia che ci fornisce preziosissimi consigli nel settore ristorazione e alberghi: chissà se noi viaggiatori attivi non riusciremo a redigere un libro migliore della Guida Michelin, anche considerando che non dobbiamo ubbidire ad alcun padrone e i nostri soli interessi sono quelli di favorire altri viaggiatori attivi...

11 gennaio 2008 8.48  
Blogger Celeste ha detto...

Caro Ciro e Cari Blogger,
io non sono tanto esperta ma ho chiesto al fratello di una cara amica che fa il cuoco in giro per il mondo (ha lavorato a Parigi e Londra e ora si sta trasferendo a New York) se ci puo' dare qualche "dritta".
Magari le città non sono le piu' strane ma meglio un'informazione di piu' che di meno.
Per quanto concerne chi dovesse partire per Panama vi sconsiglio vivamente di accettare di alloggiare sull'ISLA CONTADORA (qualunque hotel)tanto per farsi anche qualche giorno di mare: c'è da rimanerci secchi.
Meglio rimanere sulla terra ferma e spostarsi dopo la RSM in altri lidi.
Sono in attesa di conoscere il nome di un resort del luogo, gestito molto bene da italiani che vi comunicherò al piu' presto.
Ciao a tutti.

11 gennaio 2008 13.53  
Blogger Giulia ha detto...

Ringrazio Ciro per il suo benvenuto e sono assolutamente entusiasta all'idea di mettere assieme le nostre esperienze di viaggio, sia in positivo che in negativo, onde evitarle ad altri.
E' dal 1993 che pratico le RSM e di posti ne ho visitati parecchi, dall'Alaska al Giappone, passando per località anche di facile gestione come quelle europee.
Ma sono comunque dell'avviso di Celeste, anche quando le città non sono "strane" e battute da grossi flussi di turismo del tipo occidentalizzato, è sempre meglio avere delle dritte da parte di chi ha esperienza in merito, ce le fa godere meglio e ci evita di prendere bidoni.

11 gennaio 2008 16.45  

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