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Giovanni Keplero, l’Imperatore Rodolfo II d’Asburgo e il
conflitto giurisdizionalistico tra Stato Pontificio e la
Serenissima Repubblica di Venezia
di Enzo Barillà


Die Mitwelt hat dich um den Lohn beraubt,
die Nachwelt dir nur das Gesetz geglaubt;
was du vom Wesen sprachst, wer mocht es hören?
(Friedrich Doldinger)
(I contemporanei ti hanno sottratto la giusta ricompensa,
i posteri hanno creduto solo nelle tue leggi.
Chi voleva ascoltare ciò che dicevi sull'anima?)

 

L'antefatto
Alla morte di Papa Leone XI, avvenuta nell'aprile del 1605 dopo solo 27 giorni di pontificato, i cardinali di Santa Romana Chiesa elessero, dopo un rapido conclave, il cardinale Camillo Borghese al soglio di Pietro. Era questi relativamente giovane (53 anni), di buona salute e di riconosciute qualità morali; aveva un'esperienza varia e vivace e - figlio di avvocato - passava egli stesso per abile giureconsulto Secondo il suo maggiordomo, G.B. Costaguti, era "alto di persona e di bella presenza, piacevole con gravità, diligente, accurato, integro, clemente, giusto... non facile a credere, rispettoso, parco nel vivere e nel vestire".

Specialmente all'inizio del suo pontificato, mostrò un'inflessibile severità, forse per ammonire che i suoi modi affabili non dovevano essere interpretati come debolezza di carattere.

Non esitò a lasciare salire sul patibolo un certo Piccinardi di Cremona, che aveva scritto un libello diffamatorio contro Papa Clemente VIII, come pure fece giustiziare il proprio scalco ed alcuni membri della corte, rei della vendita di alcune grazie. Riservò tuttavia il massimo della sua intransigenza alla difesa dei diritti che la tradizione canonica aveva da sempre garantito alla Chiesa nei suoi rapporti con lo Stato.

Accadde ora che, proprio in quell'anno 1605, la Repubblica veneta emanasse due leggi che rivelavano il proposito di allargare il suo controllo sull'attività della Chiesa (1) e, per dimostrare che si faceva sul serio, furono arrestati ed affidati ai tribunali secolari (anziché a quelli ecclesiastici) l'abate Brandolino di Nervesa ed il canonico Saraceni di Vicenza, colpevoli di delitti comuni.

Paolo V convocò immediatamente l'ambasciatore veneto, per tempestosi colloqui, e a cui chiese l'abrogazione delle due leggi nonché la scarcerazione dei due ecclesiastici. Nel dicembre del 1605, con due brevi, egli rese pubbliche le pretese della Santa Sede, minacciando - in caso di rifiuto - di lanciare la scomunica e l'interdetto.

Tutti gli stati europei concentrarono l'attenzione su questo conflitto, che rivestiva un altissimo valore simbolico.
Dopo scambi di note diplomatiche, dopo libelli e polemiche oratorie, il Papa - nel corso di un concistoro tenuto nell'aprile del 1606 - lanciò la scomunica contro il Doge ed il Senato veneziano nonché l'interdetto su tutto il territorio della Repubblica se entro 24 giorni non fossero state accolte tutte le sue richieste.

 

L'imperatore Rodolfo era due volte pronipote di Giovanna la pazza... Verso il 1600 cominciò a circolare la voce che era pazzo. (Golo Mann, Wallenstein)

Regnava a quel tempo, sul Sacro Romano Impero, Rodolfo II d'Asburgo che teneva corte a Praga. Golo Mann, nel suo monumentale capolavoro "Wallenstein" ce lo descrive così:

"Un monarca ereditario inetto ci appare assai meno sorprendente di un sovrano che, nominato da elettori che possono scegliere, fallisca il suo compito, come talvolta succede. Comunque Rodolfo, erede coronato di sovrani ereditari, mandò in rovina l'eredità. Non che mancasse di qualità squisite: dotato di un'intelligenza acuta, quando non veniva offuscata dall'impulso del momento, era consapevole, anche se troppo esasperatamente, della grandiosità del suo compito; era tenace e possedeva una finissima sensibilità per l'arte. Grazie alla sua presenza Praga divenne una metropoli, uno stimolante campo d'azione per persone di lingue diverse, dai talenti e dalle tendenze più disparate. La sua ascendenza mezzo spagnola se da un verso lo portava a risolversi, quando era costretto a una decisione politica, per la parte spagnola, non gli impediva di tollerare l'intimità con una schiera di stranieri di confessione protestante: pittori dei Paesi Bassi e d'Italia, medici-filosofi e umanisti della Slesia e dell'alta Ungheria, il danese Tycho Brahe e lo svevo Giovanni Keplero. Teneva a corte ogni sorta di originali e ciarlatani: giacché il confine tra la scienza e la magia era ancora indistinto. Lo stesso Rodolfo si dilettava di astronomia, di fisica, di medicina, si esercitava in lavori di intaglio e di orologeria; eclettico nei gusti, amava quel che già veniva considerato antico e classico - ad esempio i dipinti di Albrecht Dürer per i quali pagava qualsiasi prezzo -, e insieme il nuovo e l'audace, ai confini del sogno e della follia." (2)

All'Imperatore non era sfuggita l'importanza del contenzioso che opponeva Venezia al papato e si affrettò a chiedere un motivato parere astrologico a Giovanni Keplero, Matematico Imperiale sin dal 1601. Già a fine settembre 1604 il grande scienziato aveva studiato una triplice congiunzione Marte-Giove-Saturno verificatasi nei gradi centrali del Sagittario, sul cui significato aveva redatto una accurata relazione. Keplero, nel maggio 1606 - e quindi nel pieno della crisi politica tra Venezia e la santa Sede - così rispose all'imperatore (traduzione dal tedesco di Enzo Barillà & Lioba Kirfel):


Lettera di Giovanni Keplero all'Imperatore Rodolfo II.
Al potentissimo ed invincibile Imperatore Romano Rodolfo II di Giovanni Keplero

Potentissimo Imperatore!
Spesso ho dichiarato di non essere dell'opinione che il cielo si immischi nel particulare in modo determinante. Tuttavia, poiché ne sono stato richiesto, dico da subito qual'è l'opinione degli astrologhi.

Una nuova stella brilla nel Sagittario. Venezia viene portata sotto il Cancro. Quindi non v'è alcun rapporto tra questo movimento e la nuova stella, se non come altro elemento nella generica situazione dell'intero globo terrestre.

Ma al contrario troviamo l'eclisse solare nel 18° della Bilancia nel primo quadrangolo; anche Venezia è sotto il primo quadrangolo, e cioè sotto il Cancro. E questo fatto sembra sorto dal momento in cui ha avuto inizio l'eclisse, cioè dall'ottobre scorso. Senz'altro è sorta sotto il nuovo Papa, che si è insediato da meno di un anno. Quindi secondo l'opinione degli astrologhi, l'eclisse solare è collegata con quest'ultimo fatto. A questo io aggiungo un argomento astronomico, uno assai plausibile, secondo la mia opinione. Questa eclisse era totale nel Mar Tirreno, sotto Roma, e attraverso il Napoletano e la Calabria e la Sicilia, nonché attraverso i confini della Francia, della Spagna e dei Pirenei. Essa significa quindi un male in cui verrebbero coinvolti i Francesi, il Patrimonium Petri e i principi Italici; più di tutti il Re di Spagna, e Venezia, a causa della via marittima dall'Occidente all'Oriente, saranno soggetti all'eclisse, quello per gli Spagnoli e questo per i Veneziani. Quindi secondo l'opinione degli astrologhi ci sono molti motivi perché i Veneziani siano contro il Papa.

Primo: l'eclisse non cade nel Mezzo del Cielo della città di Venezia, neppure nell'Oroscopo e non nel luogo del Sole: bensì esattamente nel Fondo del Cielo, e questo in opposizione al Sole; poiché Venezia è stata fondata quando il Sole nel 6° dell'Ariete si trovava nel Mezzo del Cielo: ma il Papa è nato quando il Sole si trovava nel 4° della Bilancia, vicino al luogo dell'eclisse; esattamente all'opposizione del luogo del Sole per la città di Venezia; il che farà gioire gli astrologhi.

Inoltre: per Venezia il Sole è in esaltazione, per il Papa in caduta.

Terzo: le costellazioni in Aprile e Maggio del 1606, quando scoppiò la lite, erano simili alle costellazioni per Venezia.
Quarto: Saturno si trovava nel quarto aspetto (quadratura N.d.T.) con il Sole di ambedue. Ma ciò non è avverso a Venezia; poiché nel momento della sua fondazione il Sole si trovava nel luogo opposto a questo pianeta.

Quinto: Giove era allora fra il 28° e 29° dell'Acquario, nel luogo occupato da Saturno nella natività del Papa: e nella casa di Saturno; ed egli stesso in cammino (forse intende in moto diretto, N.d.T.).

Sesto: questo Papa sembra nato per suscitare grandi disordini: poiché c'era una grande opposizione fra Saturno e Giove in Leone e Acquario, senza intervento del Sole, il che fa sì che questi disordini tendano più verso il peggio. Anche perché Saturno è, più di Giove, più forte in Acquario. Inoltre il Mezzo del Cielo si trovava a 10° Sagittario, nel luogo della grande congiunzione, che ebbe luogo nel dicembre del 1603.

Settimo: il Papa ha il suo Marte in Cancro, il segno dei Veneziani, il che, ancora una volta, farà gioire gli astrologhi. E poiché il Cancro è il segno della caduta di Marte, allora gli astrologhi diranno che la guerra contro Venezia non avrà un buon esito. Invece Venezia ha Marte in Bilancia, il che è sì uno svantaggio per Marte (perciò Cardano ha detto che i Veneziani non saranno guerrieri a cui arriderà la fortuna) però essi ce l'hanno nel luogo del Sole del Papa, dove il Sole è in caduta, e nel luogo dell'eclisse. Perciò diranno gli astrologhi che non ci sarà una guerra molto grande, però che i Veneziani arrecheranno più danno. E poiché l'eclisse cade, per il Papa, nel luogo di Mercurio e nel quarto aspetto di Marte, è il segno più evidente che questa faccenda sia da condurre con supremazia ed astuzia.

Ottavo: Luca Gaurico ha predetto ai Veneziani un dominio fino all'anno 1880. Invece secondo il tema celeste del 18 aprile 1506, che egli attribuisce alla ricostruzione della Chiesa di San Pietro ad opera del Papa Giulio II, dice le seguenti parole: "Stelle malsane con il Nodo sud australe preannunciano sfavorevoli dispendia e si protrarranno fino alla nascita verginale dell'anno 1471, oppure al massimo fino all'anno 1608."

Nono: non è da ignorare il fatto che per Venezia non ci fu un segno premonitore, come invece per l'anno 1571, quando si prefigurava la perdita di Cipro e il suo arsenale (di Venezia N.d.T.) bruciò. Ma a Roma era avvenuta, non molto prima dell'inizio del 1606, oppure verso la fine del 1605, una grande inondazione. Ma quel grande vento, che c'era a Pasqua del 1606, era comune in tutta l'Europa, segno di un umido anno a venire.

Decimo: se qualcuno volesse giuocare, lo può fare con la prossima eclisse solare del 1605. Il Sole significa il Papa, la Luna Venezia, perché quella è signora del mare, e i Turchi - padroni dei Veneziani - che gli astrologhi rappresentano con la Luna; ed essa è potente in Cancro, il segno dei Veneziani. La Luna quindi oscura il Sole nel nodo ascendente, perché lei stessa era culminante quando il Sole cadeva.

Undicesimo: la direzione del Sole nel tema del Papa è nel quarto aspetto con Saturno, proprio in questo momento, quando si dirige secondo il cammino giornaliero del Sole, come io faccio sempre. Ma ciò viene ritenuto una calamità.

Questa, credo, sarà l'opinione degli astrologhi i quali difendono la signorìa dei pianeti. Per la certezza degli eventi essi dovranno vedere. Io non potevo sottrarmi a ciò che mi fu chiesto. Dio protegga la giusta causa ed unisca le forze dei cristiani contro il comune nemico; e tenga lontani ulteriori cospirazioni con il nemico, per mezzo delle quali gli verrebbero aperte le porte al mondo cristiano.

Maggio 1606
All'Altissima Maestà Imperiale il devotissimo
Mathematicus Johann Keppler

***



I dati astrologici
I dati tramandatici da Keplero consentono di ricostruire il tema di natività del Papa Paolo V. Esaminiamoli, uno ad uno.

"il Papa è nato quando il Sole si trovava nel 4° della Bilancia";

"Giove era allora fra il 28° e 29° dell'Acquario, nel luogo occupato da Saturno nella natività del Papa: e nella casa di Saturno;"

"questo Papa sembra nato per suscitare grandi disordini: poiché c'era una grande opposizione fra Saturno e Giove in Leone e Acquario";

"Inoltre il Mezzo del Cielo si trovava a 10° Sagittario";

"il Papa ha il suo Marte in Cancro".

Sappiamo inoltre che Camillo Borghese ebbe i natali a Roma il 17 settembre 1552 secondo il calendario giuliano, che corrisponde al giorno 27 settembre 1552 del nostro calendario. Se erigiamo il tema del Papa per Roma alle ore 16.15, otteniamo le seguenti posizioni astrologiche:

Sole 04 gradi 17' 55'' in Bilancia

Luna 22 gradi 10' in Vergine

Mercurio ? ?23 gradi 15' in Bilancia

Venere 00 gradi 04' in Bilancia

Marte 22 gradi 04' in Cancro

Giove 25 gradi 18' in Leone

Saturno 28 gradi 06' in Acquario (Retrogrado)

Urano 12 gradi 41' in Bilancia

Nettuno 12 gradi 42' in Toro (Retrogrado)

Plutone 28 gradi 54' in Acquario (Retrogrado)

Nodo lunare? 15 gradi 33' in Leone

Medio cielo 09 gradi 12' in Sagittario

Ascendente 21 gradi 58' in Acquario

Keplero ci fa poi sapere di avere tenuto in considerazione, nella sua accurata analisi, l'eclisse di Sole appena verificatasi il precedente mese di aprile di quell'anno 1606. Infatti scrive testualmente: "Ma al contrario troviamo l'eclisse solare nel 18° della Bilancia nel primo quadrangolo". Egli si riferiva al fenomeno occorso il giorno 7 di quel mese, pur se non esattamente a 18° dell'Ariete, bensì a 17° 20' del segno. Qui, il grande scienziato mostra di seguire l'insegnamento di Tolomeo che, nel suo celeberrimo Tetrabiblos aveva stabilito l'equazione: influsso dell'eclissi = visibilità della stessa. E cioè "l'eclissi concerne solo la parte del mondo in cui essa si trova sopra l'orizzonte, in particolare la zona della sua visibilità. Essa interessa essenzialmente il o i paesi che corrispondono al segno nel quale si produce, sino a una città particolare della regione, specie se il grado dell'eclissi cade sull'Ascendente o su un luminare del momento della sua fondazione, o ancora sul MC della nascita del principe che la governa." (3) Riportiamo qui di seguito anche le posizioni astrologiche dell'eclissi, calcolate per le ore 11.30 di Praga.

Sole 17 gradi 20' 57'' in Ariete

Luna 17 gradi 27' in Ariete

Mercurio 29 gradi 08' in Pesci

Venere 25 gradi 17' in Toro

Marte 09 gradi 33' in Sagittario

Giove 24 gradi 39' in Acquario

Saturno 07 gradi 24' in Capricorno

Urano 23 gradi 54' in Toro

Nettuno 08 gradi 51' in Vergine (Retrogrado)

Plutone 28 gradi 19' in Ariete

Nodo lunare 00 gradi 19' in Bilancia

Medio cielo 08 gradi 06' in Ariete

Ascendente 00 gradi 59' in Leone

Notiamo ancora che, mentre egli assegna Venezia al segno del Cancro (e questa attribuzione la si può ancora rinvenire nei trattati nostrani di Fidi e di Del Bello, risalenti alla prima metà degli anni '30), Keplero utilizza anche un tema di fondazione della città che la vede nata sotto l'Ariete, con il Sole elevato al MC a 6° del segno.
Keplero procede poi sia alla sovrapposizione del tema della recente eclissi di Sole con i temi dei due contendenti, sia alla comparazione del tema del Papa con quelli di Venezia.

Nel complesso, sembra di capire che gli indicatori astrologici fossero, a giudizio di Keplero (il quale parlando per bocca degli "astrologhi" in realtà si serve di un espediente per esprimere il suo stesso parere), più sfavorevoli al Papa che alla Serenissima.

La fine della querelle
Venezia approfitta dell'occasione per espellere in massa cappuccini, teatini, minimi nonché i gesuiti (giugno 1606), questi ultimi da tempo malvisti dalle autorità della Repubblica, ed ambedue gli Stati iniziano ad armarsi febbrilmente in vista del conflitto. A questo punto si inserisce nella vicenda Enrico IV, re di Francia, che esercita una utilissima mediazione tra le parti per il tramite del suo parente cardinale Francesco La Joyeuse. Viene raggiunto un onorevole compromesso, per cui la Serenissima consegna i due ecclesiastici incarcerati al cardinale francese in segno di gratitudine per la mediazione svolta ed accetta il ritorno dei religiosi espulsi (ma non i gesuiti, che rientreranno solo nel 1657); le leggi restrittive non vengono abrogate. La Santa Sede revoca la scomunica e l'interdetto. Commenta lo storico Carlo Falconi:

"E' vero che la Repubblica aveva mancato il suo ambizioso obbiettivo; ma soprattutto perché non era stata sostenuta dagli altri Stati, per i quali, oltre che per sé, si era battuta. Inoltre, se la battaglia combattuta non le aveva portato la vittoria desiderata, non le aveva fatto perdere nulla. Roma, invece, costretta a difendere lo status quo a essa favorevole, era riuscita a non comprometterlo, ma non a riaffermarlo: soprattutto, non era riuscita ad ottenerne il riconoscimento. Anzi, l'impiego delle sue armi spirituali più potenti, se non era finito in uno scacco completo, aveva però rivelato la loro inadeguatezza. Paolo V non poteva certo immaginare di essere stato l'ultimo papa a lanciare un interdetto su un intero Stato, ma ebbe certamente il presentimento che nel conflitto con la Serenissima qualcosa di definitivo si era consumato."

Enzo Barillà

dato in Bologna, la domenica 2 maggio 1999, a. D.

NOTE

Le due leggi vietavano, rispettivamente, la fondazione di conventi, chiese, ospedali o altri luoghi pii senza il permesso del Senato e la trasmissione sotto qualsiasi titolo di nuovi beni immobili a persone o a enti ecclesiastici.

Golo Mann, Wallenstein, Sansoni, Firenze, 1981, pag. 42.

1)André Barbault, Astrologia Mondiale, Armenia, Milano, 1980, pag. 90.


BIBLIOGRAFIA

***

Il presente lavoro ha richiesto indagini astrologiche che mi sarebbe stato impossibile svolgere senza l'ausilio dei programmi professionali ASTRAL di Ciro Discepolo e L. Miele, ai quali va il mio sentito ringraziamento.
Pubblicato sul numero 40 di Ricerca ’90