cirodiscepolo.it

Ciro Discepolo | Ricerca ’90 | Editoriale

 

Ricerca ’90
Trimestrale di Astrologia

Dal numero 41 - Gennaio 2000

Editoriale di Ciro Discepolo

 


Ho fatto un sogno. Mi trovavo su un pianeta periferico della nostra galassia. Era l'anno 3542 di quella civiltà. Davanti a me si presentava un paesaggio incantato, quasi surreale. Un uomo, maturo ma di età indefinibile, sedeva su di una mesa quasi affacciata sopra un oceano calmo e color smeraldo. Era un sociologo intento ad elaborare ricerche davanti ad un terminale. Ignoravo quale fosse il suo nome, ma mi era trasparente l'oggetto della sua indagine: stava esplorando la fine del secondo millennio, sul pianeta Terra, alla ricerca di un certo Millennium bug di cui si parlava in lavori di storici che si erano occupati di tale segmento spazio-temporale. Le immagini scorrevano sul suo videoterminale e nelle finestre dello stesso, a lato del rettangolo principale, lampeggiavano curve di flusso ed esami di spettro di frequenze. Ad un tratto l'uomo si accorse di un'anomalia: gli analizzatori di frequenza avevano intercettato la parola predominante in quel particolare contesto: astrologia e non Millennium bug . Decise di approfondire l'esame e si mise ad interrogare il database della Galassia Centrale. Gli apparvero, in rapida sequenza, immagini di trasmissioni televisive di ogni Paese, trasmissioni che si somigliavano un po' tutte: anchorman di diversa stazza, cultura e inclinazione politica erano tutti impegnati a presentare, come dei domatori di leoni, il proprio astrologo che loro facevano a gara ad indicare come il migliore della nazione o del mondo o dell'universo. Se si trattava di donne, si notavano, per lo più, bellissime trentenni tese nello sforzo di mostrare la maggiore superficie possibile della propria biancheria intima agli spettatori. Se l'esperto era un uomo, invece, nella maggioranza dei casi, appariva truccato come una donna, con rossetto, fondo tinta e rimmel e parlava facendo ampi gesti lirici con le mani. Vi erano anche, assai gettonati, dei travestiti. Il sociologo prestò attenzione a cosa dicessero i terrestri intercettati e notò una seconda anomalia: costoro non parlavano di astrologia, ma di oroscopìa ed egli aveva l'impressione che non badassero tanto a ciò che dicevano, ma soprattutto a lasciar credere che stessero dicendo qualcosa: "... la Bilancia ama i figli e la famiglia... il Capricorno è bravissimo a fare lavori con le mani... il Cancro è vanitoso...". Volle controllare perché gli sembrava di ricordare che in quel secolo, su quel pianeta, esistevano veri astrologi e l'astrologia aveva prodotto cose più che apprezzabili, seppure limitatamente alle conoscenze di quella civiltà poco più che barbara. Verificò ed ebbe conferme; eppure le cose stavano così: i Terrestri credevano di avere chiuso il secondo millennio dell'era che essi chiamavano cristiana attraverso le parole degli astrologi e lo avevano fatto, invece, a mezzo di quelle degli oroscopari. Allora l'alieno comprese che doveva essere lì il vero Millennium bug , un baco non nel microprocessore dei computer, ma nel cervello degli umani!

Mi sono svegliato un po' frastornato ed anche io ho pensato che l'idra della cretineria è un mostro difficile da distruggere finché la civiltà dell'apparire non sarà sostituita da quella dell'essere e finché la cultura non sarà più confusa con certa spazzatura televisiva che viene contrabbandata per la stessa. Allora ho espresso anche io un desiderio all'alba del Nuovo Millennio: che gli astrologi possano tornare ad avere l'antica dignità, magari anche quella degli aruspici etruschi, e che si possano distinguere del tutto da certa infame paccottiglia demenziale.

Ciro Discepolo